Fino a Domenica 1 Marzo, presso Fiera in Campo a Caresanablot (Vercelli), è esposto il primo dei tre Mandala che, in tre distinte occasioni, celebreranno il cereale riso declinato in “opera d’arte” o meglio in forma di installazione.
Si tratta di un progetto di Livio Bourbon descritto nel dettaglio in questo articolo.
Il Mandala di Riso presente alla Fiera in Campo riproduce fedelmente il rosone in facciata del Sant’Andrea e lo si può ammirare al primo piano, nello spazio del Rice Village for Kids.
Per realizzarlo sono state impiegate differenti qualità di rottura di riso (bianco, nero, rosso) per riprodurre il rosone della basilica di Sant’Andrea (icona sacra della cultura religiosa vercellese) in una forma di arte che lega il nostro territorio alle aree asiatiche dove i mandala sono realizzati dai monaci buddisti (peraltro anche il riso proviene dall’Asia).
Sabato 28, alle 14.30, il monaco buddista Shoryo Tarabini, reverendo del tempio Renkoji della Nichiren Shu, consacrerà il Mandala.
Perché un mandala a Vercelli? Perché sostituendo la rottura di riso alla tradizionale sabbia colorata è possibile realizzare un disegno e sviluppare comunicazione e informazione giocando con tradizione e istruzione in un confronto tra il concetto asiatico di mandala e i cerchi sacri dell’arte Cristiana.
Per ora questi sono i numeri del progetto “Mandala di Riso – Dal risone al rosone”:
- 1 insegnante volenterosa, Maria Rita Novella
- 2 aziende che credono nel territorio: Cascina Valdemino e Cascina Belvedere
- 3 metri, la lunghezza del lato del quadrato in cui è inscritto
- 9 i metri quadrati di superficie che occupa
- 12 le ore per progettarlo, disegnarlo e realizzarlo
- 60 i giovani della Scuola Media Avogadro di Vercelli che si alternano per materializzarlo
- 80 i chili di rottura di riso rosso, nero e bianco
- 3.200.000 i chicchi di riso che all’origine lo compongono.
Il secondo Mandala di Riso, a Maggio 2015, occuperà l’intero pavimento del salone contrattazioni della Borsa Merci di Vercelli e sarà oltre 44 volte più grande del primo:
- 400 metri quadri
- circa 170.000.000 di chicchi di riso
- più di 200 mani per realizzarlo (compresi alcuni monaci tibetani).
Entrerà nel guinness dei primati mondiali come il più esteso e pesante mandala di riso. Sarà progettato dai professori e dagli alunni del liceo artistico Alciati di Vercelli e Trino.
Il terzo Mandala di Riso, in estate, sarà all’Expo 2015 di Milano!
Oggi Michelangelo Pistoletto si è a lungo soffermato per osservare il Mandala di Riso e per discutere con l’ideatore del progetto: Livio Bourbon.
Dall’incontro è nata una sorta di collaborazione per il futuro prossimo e chissà…
Sicuramente un nuovo Mandala sarà realizzato in terrazza a Milano in sinergia con l’artista Pistoletto, che ha sottolineato quanto il mandala di riso sia vicino ai temi di Expo.
Pistoletto si è complimentato per la pazienza e la precisione che gli alunni della scuola media Avogadro di Vercelli hanno manifestato nella realizzazione dell’installazione.
Tutta la rottura di riso con cui sono realizzati verrà reimpiegata come alimento per gli animali. Nessuno spreco!
Il progetto è un esempio concreto di interdisciplinarità e collaborazione tra enti, scuola e associazioni.
Ad oggi ha trovato il supporto istituzionale di Provincia, Strada del riso vercellese di qualità, Ufficio provinciale scolastico vercellese, Ente Risi, Curia Arcivescovile, Camera di Commercio, ANGA e Museo Borgogna, Pro Loco e un monaco buddista.
Esplora&Gusta è il media partner che dedicherà a Mandala di Riso aggiornamenti e interviste costanti dapprima in digitale sul sito Web Esplora & Gusta, parte della rete Piemonte Orientale & Oltre, poi pubblicandole sul giornale La Sesia.